Legge di Bilancio 2022, in esame il raddoppio dei fringe benefit

Il raddoppio dei fringe benefit (da 258,23 a 516,46 euro) diventa una misura strutturale: è una delle misure proposta da un emendamento alla legge di Bilancio per il 2022. A confermarlo è stato Diego Paciello, Responsabile dell’area fiscale, Welfare, Compensation e Benefit di Toffoletto De Luca Tamajo e Soci, durante la puntata del 17 dicembre 2021 di PdM Talk, il talk show di management del quotidiano online di ESTE, Parole di Management.

 

L’obiettivo è rendere stabile la misura di welfare aziendale che è stata introdotta per la prima volta nell’agosto del 2020 e riproposta, dopo un periodo di stop, nel 2021, come avevamo già raccontato e commentato con i nostri esperti.

 

Con la nuova Stabilità, dunque, le aziende possono offrire ai dipendenti una serie di servizi di welfare aziendale (i fringe benefit, cioè quelli che rappresentano una remunerazione aggiuntiva rispetto alla retribuzione ordinaria) per un valore massimo di 516,46 euro, il doppio rispetto a quanto previsto in passato. E così questa misura nata in un periodo di emergenza potrebbe diventare strutturale per tutte le imprese, a prescindere dal momento storico.

 

La legge di Bilancio, si ricorda, deve essere approvata entro il 31 dicembre 2021, ma come da tradizione sono state segnalate sia una proposta di proroga sia una proposta di stabilizzazione. Come ha ricordato Paciello, i fringe benefit sono uno strumento apparentemente più vicino al denaro contante e possono aiutare creare, e soprattutto diffondere, una cultura aziendale di welfare. Come è stato evidenziato dal Quarto Rapporto Censis Eudaimon, nel 2020 – anno tristemente segnato dall’inizio della pandemia di Covid-19 – la conoscenza del welfare aziendale tra i lavoratori è aumentata, proprio in coincidenza con il raddoppio del limite dell’esenzione fiscale per i fringe benefit.

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