Boehringer Ingelheim e il buon tempo del welfare
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Boehringer Ingelheim e il buon tempo del welfare

Molti sono le iniziative di welfare promosse da Boehringer Ingelheim, e tutte sono concepite per migliorare la vita dei dipendenti, dal benessere psicofisico alla gestione della genitorialità, fino a benefit legati al risparmio del tempo.

 

Spesso si dice che il vero lusso, nella società frenetica di oggi, sia avere tempo. Tempo per se stessi, tempo da dedicare alle persone che amiamo, tempo da spendere per le nostre passioni. Boehringer Ingelheim, azienda farmaceutica basata sulla ricerca e che fa del welfare aziendale uno dei suoi punti di maggior orgoglio, ha deciso di andare ancora oltre e abbracciare una più ampia idea di benessere psicofisico, che si traduce in politiche e azioni volte a instaurare una relazione positiva tra il dipendente, il lavoro e l’azienda stessa.

 

Boehringer Ingelheim ha preso molto seriamente il concetto di welfare aziendale e, tra i progetti più innovativi promossi dall’azienda, c’è LiberaMente, un’iniziativa rivolta a tutti i dipendenti che mira a incentivare la partecipazione a iniziative di tipo culturale, dedicate all’intrattenimento e al tempo libero dei collaboratori e delle loro famiglie.

 

LiberaMente offre la possibilità di acquistare biglietti, fino a un massimo di 150 euro all’anno, per la partecipazione a proposte di tipo culturale come concerti, mostre, spettacoli teatrali o cinematografici, eventi culturali e sportivi, oltre all’ingresso in parchi divertimento o stabilimenti balneari, all’iscrizione a corsi per il tempo libero, e molto altro ancora.

 

“Siamo convinti che il tempo libero sia fondamentale per riossigenare mente e anima e avere dei collaboratori più sereni e soddisfatti: avere una vita migliore ti porta ad avere una performance migliore” specifica Antonio Barge, Head of Human Resources di Boehringer Ingelheim Italia. “Ci interessa avere collaboratori contenti, soddisfatti, ma certo non siamo una Onlus”

 

Oltre a LiberaMente, tante sono le iniziative dell’azienda volte al benessere dei propri dipendenti, per agevolarli nella vita di tutti i giorni. In primis spicca il tema della genitorialità. Che ha due sfaccettature contrastanti: se è vero, da un lato, che per un neogenitore non è mai facile tornare in azienda dopo un congedo di maternità o paternità, spesso altrettanto difficile è per un capo, che si trova, durante l’assenza della lavoratrice madre, a dover raggiungere gli stessi obiettivi con però una persona in meno.

 

“Per noi questo tema è attuale dal 2008, quando abbiamo lanciato un programma chiamato Rientriamo, oggi diventato Genitori al lavoro” spiega Barge, che ha iniziato la sua esperienza lavorativa in Boehringer Ingelheim nel 2004 come HR Director Italy.

 

“Siamo partiti proprio dal tema dell’assenza per maternità, che spesso è un tabù in azienda. Abbiamo lavorato con alcuni psicologi esterni per aiutare sia la lavoratrice madre a ritrovare il giusto equilibrio nel cambio di prospettiva che la vita le ha dato sia i vari capi, per farli sentire meno soli aiutandoli anche a relazionarsi nel modo migliore con il ritorno della propria collaboratrice”.

 

Questo programma oggi è esteso anche ai padri, che possono prendere un congedo, “ma anche a chi vuole essere un ‘genitore digitale’, capace di parlare, relazionarsi e capirsi con ragazzi adolescenti che ormai vivono con lo smartphone sempre in mano”.

 

Tra Summer Camp e l’utile ‘maggiordomo aziendale’

 

Un’altra recente iniziativa di welfare è quella relativa al Summer Camp: in quel lasso di tempo in cui, dopo le vacanze, la scuola non è ancora cominciata, “per due settimane l’azienda si trasforma completamente”.

 

“Le stanze usate normalmente come sale riunioni diventano aule coloratissime volte ad accogliere i figli dei dipendenti, che altrimenti non saprebbero dove lasciarli, tenendoli impegnati in attività educative e ludiche”, continua Barge, puntualizzando che in azienda “esiste anche, fin dal 2002, un asilo nido interno”: “In questo siamo stati pionieri in Italia”.

 

Ma non è finita qui: in Boehringer Ingelheim è attivo anche il servizio Salvatempo, “una sorta di maggiordomo aziendale”: “Per noi è un modo indiretto per comunicare il bisogno di cambiamento. Pensiamo che oggi, in una città come Milano, sia complicato il rapporto tra ciò che devi fare in azienda e ciò che ti aspetta nella tua vita personale. Così proviamo a dare una mano ai nostri collaboratori”.

 

Per questo, racconta il manager, è stato attivato il servizio con “una persona addetta a ricevere capi da portare in lavanderia, ritirare documenti, analisi, oppure pagare un bollettino postale, qualsiasi cosa si possa fare tramite una delega”.

 

Inoltre, a questo è stato aggiunto un altro servizio di nicchia presente in azienda e particolarmente apprezzato: “Si chiama Ausilia e aiuta le persone ad affrontare le incombenze più delicate. Per esempio, se il dipendente ha necessità di trovare una casa di riposo per il genitore anziano, o un avvocato se si sta separando. Il tutto, ovviamente, nella più totale privacy da parte del datore di lavoro”. Perché, conclude il dirigente, “un collaboratore più sereno nel privato ha performance migliori anche sul lavoro”.

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