La sostenibilità verso l’ambiente e la comunità: la sfida di LATI nell’industria della plastica
Un’industria della plastica sostenibile, attenzione all’ambiente, alla comunità in cui l’impresa opera e alle sue persone. Sono queste le sfide di LATI Industria Termoplastici S.p.A, tra i più importanti produttori europei di termoplastici tecnici per uso ingegneristico. Fondata nel 1945, l’azienda si è evoluta negli anni per adottare gli approcci via via più efficaci in risposta ai tanti cambiamenti delle varie fasi storiche. E oggi -come ci raccontano Monica Parma, HR Specialist, Gabriele Ciovati e Elena Petrillo, che in LATI si occupano proprio di tematiche CSR e sostenibilità – la sfida più grande da affrontare è quella della sostenibilità a 360 gradi.
L’impegno di LATI testimonia che la creazione di un’industria della plastica sostenibile è possibile. Avete ricevuto la Medaglia d’oro Eco Vadis e il primo finanziamento ESG-linked concesso da Unicredit in Lombardia. Quali misure avete adottato dal punto di vista della produzione, del prodotto finale e più in generale dell’attenzione all’ambiente?
Uno degli obiettivi prioritari dell’azienda in ambito ambientale è quello della misurazione e riduzione dell’impatto di CO2 dei propri prodotti e processi produttivi. In particolare, il percorso di decarbonizzazione è portato avanti dall’Azienda attraverso importanti investimenti nell’implementazione di una fabbrica 4.0 con sistemi puntuali per la misurazione dei propri consumi e l’istallazione di nuovi macchinari ad alta efficienza energetica. Inoltre, nel 2021 l’azienda ha installato il primo impianto fotovoltaico e si approvvigiona di 100% energia da fonte rinnovabile.
LATI si definisce una pioniera dell’economia circolare, in quanto ha fatto del riciclo la sua missione fin dalla sua fondazione nel 1945. Nel corso di questi anni come si è evoluto l’approccio dell’azienda rispetto al tema della sostenibilità?
L’applicazione dei principi di economia circolare sono per LATI un asset strategico. I compound LATI infatti sono progettati per durare il più possibile nel tempo e per garantire i massimi standard di sicurezza delle persone.
Inoltre, l’azienda prosegue la propria missione legata al riciclo. Il reparto R&D è costantemente alla ricerca di soluzioni innovative per introdurre nei propri compound materie prime riciclate e la gamma di prodotti LATIECO ne è un esempio virtuoso.
La transizione verso il modello di economia circolare è estesa anche al processo produttivo di LATI attraverso lo studio di possibilità di recupero dei propri scarti di produzione e di riduzione e riutilizzo dei rifiuti generati dall’azienda.
La sostenibilità non è solo attenzione all’ambiente, ma anche alla comunità intera e alle persone. Quanto è importante per voi il “fattore umano” aziendale? Come è cambiata la relazione tra azienda e dipendenti in seguito alla pandemia da Covid19?
Per la nostra azienda il welfare aziendale è una prassi consolidata da tanti anni, già dalle origini il presidente ha sempre aiutato i suoi collaboratori con molte iniziative.
Nel tempo siamo diventati più sofisticati e abbiamo allargato le offerte spesso in relazione al momento storico e alle esigenze dei nostri collaboratori. Le nostre iniziative welfare che continuiamo a mantenere e sviluppare sono: la palestra in azienda, la mensa sana, consigli nutrizionali, farmacia in azienda, sartoria in azienda anche in ottica di economia circolare e le varie convenzioni per trasporti e palestre sul territorio. Abbiamo i beverini gratuiti con acqua calda e fredda per tutti e frutta in azienda gratuita un paio di volte la settimana. Abbiamo appena istituito una piattaforma gratuita per servizi con psicologo, genitorialità, care giver, antitabagismo nutrizionista e sport coach.
Per rafforzare la relazione tra azienda e dipendenti post covid abbiamo contrattualizzato lo smart working 5 giorni su giorni, strumento di flessibilità e bilanciamento vita privata/lavoro e istituito l’orario flessibile senza il controllo delle timbrature. (sistema di fiducia e autodichiarazione di presenza).
Quali sono le ultime sfide in ambito sostenibilità che state affrontando? Come vedete il futuro di questo settore?
Il settore della termoplastica ad alte prestazioni ingegneristiche, è mosso sempre più da un senso di responsabilità verso l’impatto ambientale e sociale che genera.
Attraverso il passaggio a Società Benefit nel luglio del 2022, l’Azienda ha voluto formalizzare il proprio impegno nei confronti dell’ambiente, persone e territorio aggiungendo le finalità di beneficio comune all’interno del proprio statuto. L’azienda in questo modo si impegna concretamente ad affrontare le sfide che le riserva il futuro ponendosi obiettivi sfidanti in materia di innovazione di prodotto sostenibile, benessere delle proprie persone all’interno e all’esterno dell’azienda e generando un impatto positivo sul il territorio e l’ecosistema.