Talent attraction, quante difficoltà per le PMI in cerca di professionisti
Trovare talenti è sempre più difficile per le piccole medie imprese, che spesso devono anche fare i conti con la concorrenza delle aziende di grandi dimensioni. A certificarlo è la ricerca realizzata dall’Osservatorio di Adecco e presentato a Job Evolution, evento organizzato dal Sole 24 Ore e dedicato alle sfide per il lavoro.
Secondo lo studio, condotto su un campione di 828 aziende composte per il 72% da meno di 50 dipendenti e per il 28% da imprese con un numero di lavoratori compreso tra 50 e 250, una Pmi su tre (32,4%) non riesce a trovare i lavoratori specializzati perché offre percorsi meno attraenti rispetto alle grandi imprese. Non è tutto, perché il 21,4% paga la minore riconoscibilità del proprio brand, mentre il 18,8% è ostacolato da un’offerta di welfare aziendale poco strutturata.
Non tutte le aziende, però, sono arrese di fronte a questa situazione e molte mettono in campo iniziative di talent attraction, nella speranza di venire incontro alle esigenze dei lavoratori, in particolare a Millennial e Gen Z i più esigenti in questo senso. Tra le attività più intraprese ci sono la formazione, offerta dal 33,3% del campione e i bonus economici, in base al raggiungimento di obiettivi aziendali e personali (25,1%). Il welfare aziendale, invece, riguarda solamente il 15,2% delle delle pmi ed è diffuso soprattutto tra le medie imprese che, in circa il 40% dei casi offre la flessibilità oraria. Resiste tuttavia un 16,6% di aziende che non mette offre nessun tipo di incentivo in questo senso, un dato che al Sud sale fino al 25%.
Ma quali sono i talenti che interessano maggiormente alle piccole medie imprese? Una su due, cerca operai specializzati, soprattutto nel Nord Italia, ma sono molto richiesti anche tecnici informatici e addetti alla logistica. Le hard skills più ricercate sono le competenze avanzate di produzione (42,6%), seguite da quelle informatiche e digitali (16,4%), commerciali (15,7%) e ingegneristiche (14,1%). Attenzione particolare anche alle soft skills, la più ricercata è la capacità di lavorare in team (31,8%), seguita dalle abilità di problem solving (27,1%). A completare il podio troviamo la flessibilità, ricercata dal 20% delle aziende.