Lavoratori e giorni di ferie: italiani al 17° posto della classifica UE
Un recente report di Gartner ha evidenziato che la maggior parte dei lavoratori (soprattutto quelli digitali) vorrebbe poter stabilire il proprio orario di lavoro come meglio crede, fattore questo che secondo diversi studi andrebbe ad aumentare la produttività del lavoratore stesso. Oggi si parla tanto di produttività in relazione alla “settimana corta” con 4 giorni lavorativi, ma arrivati al periodo delle ferie come si comportano i paesi UE?
Le ferie nei paesi UE
Secondo un report di resume.io l’Italia è al 17esimo posto in Europa per numero di giorni feriali. Lo studio, che ha raccolto i dati OCSE, ILO e di governi nazionali, ha stilato una classifica del numero di giorni di ferie nei paesi europei e nel mondo, il dato totale viene calcolato mettendo assieme il numero di feste nazionali al numero di ferie minime garantite per legge in ogni paese. Per quanto riguarda i paesi dell’UE, la maggior parte garantisce 20 giorni di ferie retribuite con l’eccezione dei 22 per Spagna e Portogallo, 24 per Malta. Al vertice di questa speciale classifica c’è un parimerito tra Austria e Francia con 25 giorni di ferie a cui si devono aggiungere 13 giorni di festività nazionali per un totale di 38 giorni di vacanza. L’Italia in questa classifica si colloca la diciassettesimo posto, infatti, i nostri lavoratori godono di 20 giorni come numero minimo di ferie retribuite, a questi se ne devono aggiungere altri 12, ossia i festivi, così da arrivare al totale di 32 giorni di vacanze per tutte le categorie di lavoratori. Le ferie vanno spesso in soccorso a periodi molto stressanti e complicati per i lavoratori, secondo i dati OCSE, nel 2022 in Europa il 7% degli occupati ha lavorato più di 49 ore a settimana percentuale che sale al 9,4% se guarda al nostro paese.
Inoltre, nonostante le ferie non sempre è facile staccare dal proprio lavoro. Secondo una ricerca di Movchan Agency gli italiani faticano a non lavorare durante la pausa estiva, si tratta del trend chiamato workation (neologismo che unisce le parole inglesi “work” e “vacation”). Il 39% dei lavoratori italiani ammette di lavorare a volte mentre è in vacanza, il 15% afferma di farlo con grande frequenza mentre il 34% afferma di lavorare anche durante le ferie perché ama il proprio lavoro. Tuttavia, a preoccupare è che il 26% dei lavoratori accende il PC perché il capo lo esige mentre il 29% perché ha paura di perdere il proprio impiego. Un messaggio questo che fa riflettere sulla riduzione dei giorni lavorativi e l’introduzione di politiche di welfare maggiormente tutelanti per i lavoratori così da non rendere le ferie l’obiettivo numero uno del lavoratore.