Welfare aziendale e partecipazione, oltre la performance c’è di più
Al via il laboratorio di Milano-Bicocca in partnership con Valore Welfare. Un ambiente di ricerca che analizza il rapporto che intercorre tra le due leve sempre più importanti nel mondo del lavoro.
Frutto della sinergia tra Università degli Studi di Milano-Bicocca e la società di consulenza Valore Welfare, appartenente alla cooperativa Cirfood, il laboratorio di ricerca dedicato al welfare aziendale e alla partecipazione diretta dei lavoratori all’organizzazione del lavoro si pone come una novità nel panorama degli studi sul welfare, proprio perché indaga i due aspetti congiuntamente.
Diretto dai docenti del polo milanese Dario Cavenago e Mattia Martini – membri del Comitato Scientifico di Tuttowelfare.info – questo ambiente di ricerca convoglierà alcune grandi aziende – ancora da definire sono le adesioni – e vedrà impegnato l’Ocsel, l’Osservatorio Cisl sulla contrattazione di secondo livello.
Il progetto si caratterizza come naturale prosecuzione dell’iniziativa WBR-Lab (Welfare Benefit Return), dedicata allo sviluppo di una metodologia per la misurazione dei ritorni di valore economico derivanti dai piani di welfare aziendale, che ha già visto la Bicocca collaborare con Valore Welfare.
Studiare la relazione tra welfare e partecipazione dei lavoratori
In un modo del lavoro che si trasforma, impresa e lavoratore hanno sempre più la necessità di contrattare in termini di innovazione organizzativa. Proprio perché all’aumentare delle performance della tecnologia, cresce anche l’apporto e il valore del singolo all’interno del ciclo produttivo.
La realizzazione piena del cambiamento, all’interno delle aziende più evolute, richiede infatti sia una sempre maggiore partecipazione dei lavoratori, sia misure sempre più efficaci di piani di benessere, che permettano di sviluppare capacità, skill e potenzialità di ogni dipendente.
Proprio per questo il laboratorio vedrà coinvolti gli HR manager e un significativo numero di dipendenti di una decina di grandi aziende, concentrando l’attenzione soprattutto su quattro punti determinanti, quali: l’organizzazione aziendale, le modalità di partecipazione del personale, le caratteristiche delle politiche di welfare, le performance organizzative.
I risultati ottenuti daranno concrete indicazioni sulle le possibili aree di miglioramento dei processi di partecipazione organizzativa da un lato e dei piani benessere dall’altro.
Rafforzare il legame tra aziende e lavoratori
Lo scopo del progetto è ben chiaro, ha precisato Mattia Martini durante la presentazione: “Riteniamo sia possibile identificare delle best practice relative alla realizzazione di programmi di welfare aziendale e l’attivazione di processi di partecipazione organizzativa dei lavoratori in grado di generare positivi ritorni economici e organizzativi che possano giustificare gli investimenti associati alle pratiche gestionali più coerenti con le trasformazioni in atto”.
In questa prospettiva fondamentale sarà l’ausilio offerto dal censimento e dall’esperienza dell’Ocsel. Lo ha confermato il Segretario Generale aggiunto di Cisl e Responsabile di Ocsel Luigi Sbarra: “Sappiamo molto sulla reale diffusione nei contesti produttivi delle prassi di welfare aziendale e di partecipazione organizzativa e riteniamo che la collaborazione ai lavori del laboratorio possa essere un’importante occasione di confronto e di approfondimento di questi due aspetti dell’attuale strutturazione delle relazioni aziendali”.
“Una loro più solida conoscenza non potrà che rafforzare anche la dialettica contrattuale che sempre più spesso s’incarica di introdurre nelle imprese queste forme, sempre più necessarie, di rafforzamento del legame tra le aziende e le persone che ogni giorno vi lavorano”, ha concluso il Segretario.
L’apporto di Valore Welfare
Il know how in materia di Human Resource Management del team di ricerca dell’Università Bicocca si arricchisce, oltre che del supporto fattivo delle aziende partecipanti al laboratorio e di Ocsel, anche dell’esperienza di Valore Welfare, che permetterà di ampliare ancor di più il panorama scientifico.
Come ha indicato Alessio Bordone, Sales Executive Director di Cirfood: “La nostra matrice cooperativa ci pone nelle condizioni di poter fornire al laboratorio un apporto esperienziale specifico in tema di partecipazione dei lavoratori. È per questo che sosteniamo questa attività di ricerca alla quale si associa il desiderio di poter avere un proficuo scambio di esperienze con le altre imprese che vi prenderanno parte”.
A queste parole si aggiungono anche quelle di uno dei co-fondatori di Valore Welfare, Giovanni Scansani: “Welfare aziendale e partecipazione organizzativa hanno numerosi punti di contatto, ideali e pratici e grazie alla collaborazione delle aziende che animeranno il laboratorio siamo convinti che tanto l’una quanto l’altra prassi possano uscirne maggiormente rafforzate in termini non solo concettuali, ma anche operativi”.
Sulla scia anche Antonio Manzoni, altro co-fondatore di Valore Welfare: “Il Welfare aziendale per essere efficace e realmente in grado di raggiungere le sue finalità presuppone sempre il coinvolgimento dei lavoratori ed è quindi, di per sé, una prassi partecipativa. Laddove però la cultura delle imprese sia già caratterizzata dall’attivazione di strumenti di partecipazione diretta dei lavoratori il programma di welfare aziendale potrà risultare ancora più robusto”.