Fringe Benefit e Digital Payments: con il welfare aziendale aumentano i consumi e pagamenti digitali
Grazie alla diffusione di una cultura di welfare aziendale per il 96% delle aziende i fringe benefit sono ritenuti un acceleratore di benessere e inclusione per i dipendenti. Secondo un recente studio dell’Università Bocconi di Milano contribuiscono ad accelerare la dismissione del contante.
Fringe Benefit e Digital Payments
Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano i pagamenti digitali si stanno diffondendo ed evolvendo sempre di più. Lo scorso anno il transato con strumenti di pagamento digitale ha registrato ben 444 miliardi di euro in Italia.
Insomma agli Italiani piace pagare sempre di più in modo smart e veloce, a questo si aggiungono i dati dello studio dell’Università Bocconi che analizza come l’utilizzo di fringe benefit (es: il buono pasto elettronico) abbia aiutato e spinto la cultura cashless. L’analisi effettuata su un campione di oltre 6mila persone ha fotografato come l’uso del buono pasto elettronico tutti i giorni abbia influenzato l’attitudine all’utilizzo di pagamenti digitali.
In un periodo storico incerto, tra conflitti e la crescente inflazione, i fringe benefit rappresentano uno strumento fondamentale per il benessere economico personale e delle rispettive famiglie. Circa il 50% degli intervistati che prima non usava pagamenti digitali dopo l’introduzione del buono pasto elettronico ha cambiato attitudine di spesa cominciando a usare i pagamenti smart anche per altre spese.
Dati questi confermati dai player del settore: in Italia, per esempio, il 90% delle transazioni Edenred è digitale, nel 2023 si è parlato di oltre 100 milioni di transazioni senza ricorrere al contante. Nonostante il nostro paese non sia uno dei più progressisti d’Europa in fatto di pagamenti digitali si sta andando sempre più in questa direzione. Oggi i pagamenti “tap & go” stanno rivoluzionando il mondo delle transazioni e hanno raggiunto un valore totale pari a 240 miliardi di euro.
Secondo le previsioni elaborate da The European House – Ambrosetti, sulla base di una ricerca commissionata da Edenred Italia, questi strumenti sono sempre di più una spinta per la ripresa dei consumi; nel 2024, proprio grazie alla leva del welfare, si stima una crescita dello 0,8% rispetto al 2023. Lo studio, inoltre, collega l’andamento dei consumi con il ricorso da parte delle aziende ai fringe benefit e nel secondo semestre del 2023 l’introduzione con il Decreto Lavoro della soglia di detassazione differenziata, ha permesso di incrementare del 3,4% i consumi delle famiglie rispetto al 2019.
Insomma parliamo di uno strumento di tutela e benessere del dipendente in grado di promuovere il corretto equilibrio vita-lavoro e capace di tutelare in modo puntuale e specifico i redditi delle famiglie.