Figli influenzati? In Svezia esiste il congedo retribuito
Da decenni nel paese scandinavo esiste una misura che garantisce ai genitori l’80% dello stipendio quando non possono andare al lavoro per prendersi cura dei figli ammalati
In Svezia esiste una politica sociale chiamata Vård av Barn, di solito abbreviata in Vab, che si traduce liberamente in “cura del bambino” e dà ai genitori il diritto di prendersi una pausa retribuita per occuparsi dei propri figli quando si ammalano. Ciò significa che non devono affrettarsi a trovare parenti o amici che li aiutino, prendere ferie o congedi non retribuiti o semplicemente cercare di continuare a lavorare con i bambini da curare. È un’enorme rete di sicurezza, specie per chi non ha altro sostegno familiare, molto apprezzata dalla popolazione, che permette di gestire con maggiore agilità il proprio lavoro e la propria vita familiare. Accanto a politiche ugualmente presenti nel Paese come il congedo parentale e l’assistenza all’infanzia sovvenzionata, il Vab è sempre più utilizzato dalle imprese svedesi come strumento per attrarre e trattenere talenti internazionali.
Una cultura del lavoro a misura di famiglia
Potrebbe sembrare un’idea inventata dai datori di lavoro durante la pandemia, ma in realtà questa misura fa parte della legge svedese da decenni. Lo Stato garantisce l’80% dello stipendio di un genitore, con un tetto massimo di circa 105 euro al giorno. Madri e padri possono impiegare tutti i giorni di cui hanno bisogno, fino a 120 all’anno, per il bambino, fino al compimento dei 12 anni (anche se dopo otto giorni consecutivi è necessaria una nota medica). È possibile anche nominare altri membri della famiglia, amici o vicini di casa, come assistenti che ricevono il Vab pagato. Anche i lavoratori autonomi hanno diritto al beneficio in relazione al loro reddito annuo. Tutte le pratiche burocratiche vengono gestite tramite l’App dell’Agenzia svedese delle assicurazioni sociali. I datori di lavoro non possono negare al personale il diritto di prendere il Vab e la maggior parte delle aziende è molto comprensiva quando i genitori utilizzano questo strumento.
Il Vab è stato introdotto nel 1974, lo stesso anno in cui la Svezia è diventata il primo Paese al mondo ad avviare un congedo parentale retribuito neutrale rispetto al genere. L’anno successivo è stato messo a disposizione di tutti i genitori l’asilo nido a prezzi accessibili sovvenzionato dallo Stato. In questo contesto, il Vab è ora così consolidato e utilizzato da essere ampiamente accettato da partiti ed elettori di tutto lo spettro politico. Anche tra le aziende, nonostante presenti sfide evidenti in termini di interruzione di progetti o turni pianificati, lo strumento è molto popolare e consente di attrarre e trattenere una forza lavoro diversificata. Dal punto di vista di Catharina Bäck, Ricercatrice presso l’associazione di categoria Confederation of Swedish Enterprise che rappresenta 60mila aziende, il Vab è uno dei fattori alla base del tasso di occupazione femminile svedese, che è il più alto nell’Unione europea, rendendo più semplice per le madri rimanere nel mondo del lavoro mentre si prendono cura dei figli piccoli. Non mancano, inoltre, i vantaggi anche per chi non ha figli e non ne usufruisce: specie durante la pandemia, isolare anche solo i semplici casi di influenza ha permesso che le malattie si diffondessero il meno possibile nei luoghi di lavoro.
Madre, padre o vobba?
Potrebbe suonare come un problema di lusso da primo mondo, ma anche all’interno delle coppie desiderose di condividere il carico equamente, decidere quale genitore è nella posizione migliore per prendere una giornata di Vab inaspettata può essere una fonte di attrito. I dati dell’Agenzia svedese delle assicurazioni sociali suggeriscono che le madri prendono ancora la maggior parte dei giorni, per circa il 60%. È probabile che ciò sia in parte dovuto al fatto che gli uomini svedesi che lavorano nel settore privato tendono ancora a guadagnare di più, ma anche i pregiudizi di genere possono avere un ruolo, attribuendo al concetto di ‘buona madre’ aspettative molto diverse rispetto a quello di ‘buon padre’. Nel 2020, quando i giorni di Vab sono aumentati a causa della pandemia, in Svezia è anche uscito un podcast per consigliare ai genitori di condividere i loro programmi ogni domenica e pianificare in anticipo chi avrebbe preso il Vab se uno dei loro figli si fosse ammalato.
Negli ultimi anni è emersa anche una modalità più informale, chiamata vobba, di gestire situazioni in cui è necessario per un genitore prendersi cura del proprio figlio. In sostanza, invece di prendere il Vab, il genitore si impegna a completare un’intera giornata di lavoro mentre si occupa del figlio ammalato. L’idea è che in questo modo si possa stare al passo con gli impegni di lavoro e, se si ha un reddito elevato, non si perde la retribuzione a causa del tetto massimo giornaliero del Vab. Questa formula è diventata più comune durante la pandemia, quando i bambini venivano tenuti a casa anche per piccoli raffreddori. Ma i sindacati svedesi hanno espresso la preoccupazione che questa pratica possa aumentare il rischio di burnout e hanno avvertito i dipendenti a prestare attenzione ai capi che li incoraggiano al vobba piuttosto che a esercitare il loro diritto legale al Vab.
Il costo del Vab
Uno studio dell’Istituto svedese per la ricerca sociale pubblicato nel 2015 ha mostrato che i genitori svedesi hanno avuto una crescita salariale più scarsa quando i loro figli erano più piccoli e hanno usufruito di più giorni di Vab. Questo vale sia per le madri sia per i padri, sebbene fossero questi ultimi i più colpiti. Anche il pagamento dei giorni Vab dei genitori è un onere non da poco per lo Stato svedese. Nel 2019 ha coperto 6,7 milioni di giorni di malattia destinati a circa 10 milioni di persone. Questa cifra è salita a un record di 8,3 milioni nel 2020, quando con l’irrompere del Covid agli svedesi è stato chiesto di rimanere a casa anche solo con sintomi simili al raffreddore.
Non mancano poi preoccupazioni per l’impatto finanziario dei genitori che ne abusano deliberatamente. Gli svedesi hanno da tempo un alto livello di fiducia nelle autorità e tendono a seguire le regole, ma nel 2019 il numero di genitori sospettati di aver richiesto in modo errato prestazioni Vab è aumentato di quasi il 50%: effettuando controlli su persone che avevano spesso rivendicato il Vab l’Agenzia delle assicurazioni sociali del Paese ha rilevato che alcune di queste avevano percepito contemporaneamente i loro soliti stipendi. Il Governo ha avviato un’indagine pubblica. Il sistema, insomma, non è perfetto, ma rende realtà il sogno di non dover scegliere tra carriera e famiglia.
Fonte: Bbc