Benefit 2024: le preferenze dei lavoratori Italiani
Reverse, azienda che affianca le imprese nella selezione del personale attraverso servizi di recruiting, ha condotto un’indagine interna chiedendo agli Head Hunter quali sono i benefit più importanti, se non imprescindibili, che i candidati in sede di colloquio richiedono alle aziende. Il motivo è presto detto: “Per attirare e trattenere talenti in azienda, è cruciale considerare i reali bisogni delle persone, che differiscono in base all’età, al genere e al ruolo occupato” spiega Alessandro Raguseo, CEO di Reverse.
Ed è vero. Eppure, dai risultati dell’indagine che guarda al 2024 c’è un fattore che accomuna tutti gli intervistati: il lavoro ibrido è in cima alle necessità dei lavoratori. Soprattutto negli anni post pandemici lo smartworking viene considerato un benefit capace di garantire quel working life balance tanto ricercato e capace di spostare gli equilibri nelle decisioni lavorative. Secondo la ricerca, nel 100% dei casi risulta determinante da parte dell’azienda garantire uno smartworking contrattualizzato affinché il candidato prenda in considerazione l’invio del proprio CV.
Il fattore tempo
Ma non basta. Non c’è solo il “luogo di lavoro” al centro delle richieste, ma anche le modalità di gestione del tempo.
Infatti, anche la flessibilità oraria e la possibilità di gestire in modo autonomo il proprio tempo sono diventati un elemento discriminante nella scelta del lavoro: per l’84% degli intervistati, sono elementi indispensabili ai fini della Talent Acquisition e Talent Retention.
Gli altri benefit
A questi benefit ne seguono altri che negli ultimi anni stanno diventando sempre più una priorità. Il 68% degli intervistati afferma che un benefit di tipo materiale come l’auto aziendale sia determinante, mentre il 28% degli Head Hunter rende noto che per i candidati è sempre più importante la presenza di un supporto psicologico offerto dall’azienda.
Ci sono poi i cosiddetti “benefit minori” come i buoni acquisto e i rimborsi spese sui trasporti, che vanno a completare il quadro delle richieste dei candidati. Spesso, infatti, per un lavoratore è proprio il venire incontro o meno a esigenze di spesa quotidiane a fare la differenza nel momento della scelta di un’offerta piuttosto che di un’altra.
Sempre di più, quindi, nel 2024 le aziende dovranno ascoltare i nuovi bisogni dei dipendenti per risultare competitive sul mercato. In molte lo stanno già facendo. Le altre, sono avvisate.